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Franz Joseph Haydn

LA CREAZIONE

 

Director: Fabio Ceresa

 

Choreographer: Mattia Agatiello

Set designer: Tiziano Santi

Costume designer: Gianluca Falaschi

Gianmaria Sposito

Light designer: Pasquale Mari

Set designer collaborator: Alessia Colosso

Festival della Valle D'Itria

Production 2021

“La regia di Fabio Ceresa gioca molto con la leggerezza delle coreografie di Mattia Agatiello, e ne sortisce uno spettacolo assai godibile, che trova un punto di equilibrio tra stupore incantato e lieve ironia.”

 
Il corriere della sera


 


“L’operazione è posta nelle mani di un regista tra i più colti tra quelli della giovane generazione. Fabio Ceresa sottolinea con acume appassionato tutto quanto c’è di universale nell’impaginato haydeniano e nel testo di Gottfried von Swieten – dall’omaggio a tutti i credo religiosi al rispetto di qualsiasi orientamento sessuale – assecondato dalle coreografie immaginifiche e coinvolgenti che Mattia Agatiello affida ai danzatori della Fattoria Vittadini.
Tutto scorre leggero, in un susseguirsi temporale incalzante e non privo di una certa qual ironia tutta illuminista.”


https://www.lesalonmusical.it/martina-franca-la-creazione-e-un-eterno-ritorno/


 



“Uno spettacolo molto ben fatto, molto seducente che trascende la serietà dell'idea di Creazione dandole un aspetto festivo e rassicurante. Questa gioia insita nello spettacolo riflette anche la gioia di tornare sul palco, di tornare alla vita. Questo Dio singolarmente birichino si innamora della sua creazione e l'idea che domina, soprattutto alla fine, è una specie di inno all'amore in tutte le sue forme. La luce esterna e interna inonda questo bel momento di musica.”

https://wanderersite.com/it/2021/09/perche-ce-qualcosa-anziche-niente/


 

 


“Merito anche della regia di Fabio Ceresa, che ha realizzato una “mise en scene” (non prevista originariamente) di indubbia efficacia e di notevole impatto visivo, al cui successo hanno contribuito i movimenti coreografici di Mattia Agatiello, eseguiti dai bravi danzatori della Fattoria Vittadini.”

https://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/martina-franca-palazzo-ducale-la-creazione-spettacolo-inaugurale-della-47ma-ediz



 

 
“Abbiamo visto rappresentato un Dio luminoso, che generando il mondo si innamora della sua bellezza e ne diventa complice, in un atto creativo di cui l’arte è elemento fondante. Un Dio che si appassiona al creato, che vuole esserne parte, esplorarlo; che ci gioca e ne gioisce. Che si lascia ispirare dai suoi arcangeli, ma che poi avoca a sé la creazione dell’uomo, il suo vero capolavoro, l’opera che sente veramente sua. E abbiamo visto Adamo ed Eva innamorarsi, gioire del loro amore, circondarsi di amore. Un amore, in questa creazione, che genera vita, sempre, in tutte le sue forme, attraverso un semplice quanto straordinario miracolo di condivisione; verità naturali, rappresentate con la più grande semplicità, e per questo ancora più forti.
Il paradiso perduto è qui il punto di partenza per la grande avventura dell’umanità, che cresce, attraverso l’arte e il pensiero. E Dio, nel coro finale di lode, si riscopre in tutte le divinità di cui lo vestono gli uomini, sempre diverso ma sempre sé stesso. Come un padre che si rivede negli occhi dei suoi figli ormai adulti, ma a loro volta sempre alla ricerca della loro crescita personale.”


https://www.apemusicale.it/joomla/it/recensioni/58-opera/opera-2021/12188-martina-franca-la-creazione-31-07-2021

 

 



“Impeccable execution of Haydn's La Creazione in Martina Franca.
Even with the director’s “heretic” interpretation of this religious work, where Adam and Eve are equated to any gay couple and the Catholic god to any other god, who eventually reveals himself as just a common human being, the pace of the action is such that it doesn’t interfere with the flow of the narration, nor the real ethos of the work.”


https://bachtrack.com/de_DE/review-haydn-creazione-ceresa-luisi-festival-valle-itria-martina-franca-july-2021


 



“Parliamo della bellezza dello spettacolo pensato da Fabio Ceresa, esaltato dai costumi di Gianluca Falaschi e Gianmaria Sposito, dalla coreografie e movimenti del geniale Mattia Agatiello. 
Gli squarci sinfonici sono resi con maestria e grazie alle coreografie l’azione prosegue come nell’ultimo brano sinfonico dove appare il Dio/ragazza e dopo aver preso le spoglie di Cristo, diventa Buddha, e tante altre divinità in un sincretismo originale. Nel giro di 2 minuti Dio assume 20 identità in una conclusione veramente vorticosa. Un colpo di scena che si è aggiunto alla cura e bellezza di questo spettacolo. Speriamo esca presto il DVD.”


https://iltrilloparlante.wordpress.com/2021/08/04/la-creazione-di-haydn-a-martina-franca/



 


“Con il ricorso incessante a simboli o forme geometriche, il regista ha tenuto insieme istanze razionaliste del secolo dei lumi ed esoterismo massonico caro ad Haydn. Ma il messaggio è un altro. Ed è ecumenico: pregate chi volete, ma soprattutto amate chi vi pare.”

Il corriere del mezzogiorno

 
 


“La creazione dell’universo da parte di Dio e la ri-creazione che l’essere umano compie attraverso il proprio ingegno nelle arti. Con Dio e l’uomo che, in fondo, sono fatti della stessa sostanza. Il regista Fabio Ceresa imposta la sua lettura sul parallelismo tra l’azione divina e quella umana. E convince per la vivacità di uno spettacolo ricchissimo che stupisce e a tratti incanta, ma che fa anche vibrare la corda dell’ironia.”
 
https://www.connessiallopera.it/recensioni/2021/martina-franca-festival-della-valle-ditria-2021-la-creazione/


 



"Fabio Ceresa en grand architecte de la Création”
Une standing ovation a accueilli les artistes. Il faut dire que le travail accompli par le metteur en scène Fabio Ceresa est remarquable. (…) Le texte qui porte en lui un universalisme a été parfaitement illustré. (…) Le spectacle est un enchantement."


www.classique-c-cool.com



 

“Le metteur en scène italien décline, au fil de la partition, un kaléidoscope d’images et de symboles.
D’une indéniable fluidité formelle que l’on pourrait qualifier de galante, en synchronie avec celle de la musique, le propos ne manque pas de cohérence narrative, à défaut d’atteindre une véritable théâtralité, à laquelle, d’ailleurs, il ne prétend pas.”


https://www.premiereloge-opera.com/article/compte-rendu/production/2021/08/05/la-creazione-haydn-en-version-italienne-et-en-symboles-a-martina-franca/

incont

rastato alla fine dello spettacolo.”

Operaclick.com

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